- Cos’è l’antibiotico resistenza?
- Come fanno i batteri a resistere all’azione degli antibiotici?
- Le cause dell’antibiotico resistenza
- Perché l’uso indiscriminato degli antibiotici favorisce la resistenza batterica?
- Come assumere l’antibiotico
- Connessione tra antibiotici e mal di gola
- L’approccio corretto al mal di gola
- Le 4 cose da sapere sull’antibiotico resistenza
Cos’è l’antibiotico resistenza? Se vuoi saperne di più, leggi l'articolo per scoprire i motivi per cui l’uso indiscriminato degli antibiotici favorisce la resistenza batterica.
Cos’è l’antibiotico resistenza?
Il termine antibiotico resistenza indica la capacità di un batterio di resistere all’azione dei farmaci antibiotici. Ogni batterio che sopravvive a una cura antibiotica diventa resistente alle cure successive, si moltiplica e, al tempo stesso, trasferisce la sua capacità di resistenza agli antibiotici ad altri batteri. La maggior parte di infezioni del cavo orale è di origine virale e non batterica. Pertanto, la somministrazione di farmaci antibiotici in questi casi non è corretta, perché quest’ultima agisce contro i batteri e non contro i virus. È importante quindi considerare quali sono le origini del mal di gola, in modo tale da capire quando prendere l’antibiotico e quando no.
Nella maggior parte dei casi in cui si manifesta faringite o gola infiammata, l’origine di tale infezione risulta virale, includendo una buona varietà di patogeni virali, come raffreddore e influenza. L’uso immediato di antibiotici per combattere lo stato influenzale può essere una tra le principali cause di sviluppo dell’azione dell’antibiotico resistenza. I batteri hanno un'elevata plasticità genetica, ovvero la capacità di mutare in risposta all’ambiente nel quale vivono, sviluppando meccanismi per resistere all’effetto dell'antibiotico.
Come fanno i batteri a resistere all’azione degli antibiotici?
Ogni volta che utilizziamo degli antibiotici in maniera inopportuna, i batteri sviluppano un’azione di resistenza alla loro somministrazione, sopravvivono e approfittano dell’eliminazione dei batteri sensibili per moltiplicarsi. L’antibiotico resistenza è un fenomeno che esiste da milioni di anni. I batteri sono in grado di fabbricare antibiotici per essi stessi, per difendersi o per attaccare altre forme di vita. Con il tempo, l’uomo ha cominciato a utilizzare grandi quantità di antibiotici, amplificando notevolmente il fenomeno dell’antibiotico resistenza: a ogni utilizzo di antibiotici solo i batteri resistenti sopravvivono, diventando dominanti e continuando a crescere.
I batteri si moltiplicano molto velocemente, attraverso un processo di copiatura del loro DNA. Talvolta, durante questo processo, vengono commessi degli errori di copiatura (chiamati mutazioni); alcune di queste mutazioni possono portare allo sviluppo di una resistenza agli antibiotici.
I batteri resistenti agli antibiotici si comportano in modi diversi:
- espellendo l’antibiotico;
- rendendo la propria membrana impermeabile all’antibiotico;
- modificando la struttura dell’antibiotico per renderlo inattivo;
- modificando le proprie proteine con le quali l’antibiotico interagisce.
Le cause dell’antibiotico resistenza
Una delle principali cause dell’antibiotica resistenza è l’uso eccessivo di farmaci antibiotici per trattare infezioni virali, come il raffreddore e l’influenza. Un’altra causa dell'antibiotico resistenza è dovuta al fatto che, molto spesso, non si rispettano gli intervalli di tempo tra una somministrazione di antibiotico e l’altra. Infatti, gli antibiotici vanno presi a intervalli regolari. Anche non completare la cura antibiotica prescritta dal medico può provocare l'antibiotico resistenza.
Per questi motivi, oggi l’antibiotico resistenza rappresenta un problema molto frequente nella sanità mondiale.
Perché l’uso indiscriminato degli antibiotici favorisce la resistenza batterica?
L’utilizzo immediato e insistente di farmaci antibiotici rende i batteri sempre più resistenti agli antibiotici stessi: bisogna pertanto comprendere, ad esempio durante un mal di gola, quando prendere gli antibiotici. Il batterio sviluppa nel tempo una forza superiore a quella originaria, adattandosi alla presenza dell’antibatterico e continuando a rafforzarsi. Si evince quindi che, quando si prende l’antibiotico in modo troppo continuativo al presentarsi dei patogeni virali, la sua utilità può svanire progressivamente, fino al non avere più effetti benefici per l’organismo.
Quando prendere l’antibiotico
Dato il fenomeno dell’antibiotico resistenza, è fondamentale riconoscere quando prendere l’antibiotico. Gli antibiotici per il mal di gola vanno assunti solo in caso in cui quest’ultimo sia di origine batterica e solo dopo aver consultato il medico. La lunghezza della terapia antibiotica è variabile: gli antibiotici tradizionali si usano per un minimo di 5 giorni fino ad un massimo di 14 giorni, sempre dietro prescrizione medica. La corretta assunzione degli antibiotici è molto importante perché la terapia sia efficace. Se si sospende prima il trattamento - poiché i sintomi sono diminuiti o migliorati - non si dà tempo al farmaco di debellare il batterio responsabile dell'infiammazione, che nel frattempo continuerà a diffondere nell'organismo i suoi effetti nocivi prolungando i tempi di guarigione.
Come assumere l’antibiotico
Il trattamento antibiotico deve seguire le indicazioni presenti nella prescrizione medica, per quanto riguarda il dosaggio, le modalità e la durata. Generalmente, gli antibiotici vanno somministrati per via orale sotto forma di compresse, con un bicchiere d’acqua all'inizio di un pasto o subito prima o tra un pasto e l’altro in base a come viene riportato nel foglietto illustrativo del prodotto.
Connessione tra antibiotici e mal di gola
Molto spesso quando abbiamo il mal di gola sorge spontanea la domanda: “antibiotico o no?”
Il mal di gola è un’infiammazione che può essere molto fastidiosa in quanto colpisce alcune parti delle cavità orali quali la faringe, le tonsille e la laringe. In base alla zona interessata ci possono essere rimedi più o meno specifici ma è sempre importante capire se e quando prendere l’antibiotico. Se i sintomi di dolore e infiammazione alla gola peggiorano o continuano dopo tre giorni, si consiglia di rivolgersi al medico il quale valuterà, se necessario, di prescrivere una terapia antibiotica per trattare il mal di gola. Gli antibiotici verranno prescritti solo se il mal di gola è causato da un’infezione di tipo batterico e non virale. Se il medico decide di prescrivere un antibiotico, sarà fondamentale seguire le indicazioni fornite e continuare l’intera terapia per i giorni indicati, evitando di interromperla prima del suo completamento.
L’approccio corretto al mal di gola
L’approccio corretto al mal di gola non è determinato dal prendere l’antibiotico, anzi la sua assunzione potrebbe diventare una soluzione deleteria nel tempo. L’infezione influenzale è solitamente auto-limitante e dura per 3 o 4 giorni, con alcuni sintomi persistenti per 1 o 2 settimane. La gravità dell’infiammazione però può variare. La soluzione consigliata parte dal rimedio casalingo e arriva all’utilizzo di antinfiammatori come collutori, pastiglie e spray.
Solo in casi di persistenza è opportuno consultare il proprio medico per verificare se prendere l’antibiotico; l’importante è cercare di non abituare i batteri al suo sovradosaggio.
Le 4 cose da sapere sull’antibiotico resistenza:
- Cos’è l'antibiotico resistenza?
Con antibiotico resistenza si intende la capacità di un batterio di resistere all’azione dei farmaci antibiotici. Ogni batterio che sopravvive a una cura antibiotica diventa resistente alle cure successive, si moltiplica e, al tempo stesso, trasferisce la sua capacità di resistenza agli antibiotici ad altri batteri.
- Quali sono le cause dell’antibiotico resistenza?
Una delle principali cause dell’antibiotico resistenza è l’uso eccessivo di farmaci antibiotici per trattare infezioni virali. Un’altra causa dell'antibiotico resistenza è dovuta al fatto che, molto spesso, non si rispettano gli intervalli di tempo tra una somministrazione e l’altra.
- Perché l’uso indiscriminato di antibiotici favorisce la resistenza batterica?
L’utilizzo insistente di farmaci antibiotici rende i batteri sempre più resistenti agli antibiotici stessi. Il batterio sviluppa nel tempo una forza superiore a quella originaria, adattandosi alla presenza dell’antibatterico e continuando a rafforzarsi. Quando si prende l’antibiotico in modo continuativo la sua utilità può svanire progressivamente, fino al non avere più effetti benefici per l’organismo.
- Qual è la connessione tra antibiotici e mal di gola?
Quando si presentano i sintomi del mal di gola è importante capire quando è necessario prendere l’antibiotico. Se i sintomi di dolore e infiammazione alla gola continuano dopo tre giorni, si consiglia di rivolgersi al medico, il quale valuterà se prescrivere una terapia antibiotica. Gli antibiotici verranno prescritti solo se il mal di gola è causato da un’infezione di tipo batterico e non virale. Se il medico decide di prescrivere un antibiotico, sarà fondamentale seguire le indicazioni fornite e continuare l’intera terapia per i giorni indicati, evitando di interromperla prima del suo completamento.