- Cosa sono gli antibiotici
- Mal di gola: quando prendere l’antibiotico
- Come agiscono gli antibiotici
- Dopo quanti giorni fa effetto l’antibiotico?
- Mal di gola persistente anche dopo l’antibiotico
- L’antibiotico resistenza: Come si sviluppa una resistenza agli antibiotici
- Perché gli antibiotici non sono attivi sui virus?
- Come scegliere l’antibiotico per mal di gola più adatto
- Le 8 cose da sapere sull’assunzione di antibiotici per il mal di gola:
La terapia antibiotica non è il primo rimedio a cui pensare per trattare un mal di gola. Leggi l’articolo per scoprire cosa sono gli antibiotici e il loro corretto utilizzo.
Cosa sono gli antibiotici
Gli antibiotici sono medicinali utilizzati per curare le infezioni causate da batteri: il loro compito è, infatti, quello di uccidere i germi responsabili dell’infezione batterica in atto, di evitare la loro diffusione all’interno dell’organismo e di bloccarne la trasmissione attraverso il contagio.
Nello specifico, l’antibiotico può essere di origine naturale o mista.
Gli antibatterici di origine naturale sono i primi a essere stati scoperti: si tratta di molecole che altri microrganismi, per lo più certi tipi di funghi microscopici (appartenenti al gruppo delle muffe), producono per difendersi essi stessi dalle infezioni batteriche.
A partire dalle molecole originali, con l’obiettivo di aumentarne l'efficacia, sono stati derivati, attraverso modificazioni della struttura chimica, nuovi composti che, proprio per questa loro origine “mista”, sono definiti antibiotici semi-sintetici.
Mal di gola: quando prendere l’antibiotico?
Per capire quando prendere l’antibiotico per contrastare gli effetti del mal di gola, è necessario risalire alla natura dell’infezione. Nella maggior parte dei casi il mal di gola è autolimitante oppure legato a infezioni virali; in questi casi l’antibiotico non troverebbe il batterio da debellare e quindi la sua azione sarebbe totalmente inutile.
A cosa serve l‘antibiotico?
Solo quando il mal di gola ha un’origine batterica, è richiesta la somministrazione di una cura antibiotica, previo consulto medico. Per una terapia di maggior efficacia è strettamente necessario attenersi alle indicazioni prescritte dal medico.
Cosa succede se si interrompe l’antibiotico?
Interrompere l’antibiotico solo perché i sintomi iniziano a migliorare, non rispettare gli intervalli regolari tra le somministrazioni e non seguire le dosi consigliate, sono comportamenti che non permettono all’antibiotico di svolgere la sua totale funzione.
Come agiscono gli antibiotici
Gli antibiotici inibiscono lo sviluppo dei batteri attraverso meccanismi di azione differenti, che mirano, però, essenzialmente a due obiettivi: distruggere l’involucro protettivo esterno della cellula batterica e interferire con le reazioni biochimiche che le consentono di sopravvivere e di riprodursi.
A seconda dell’effetto finale sulla cellula batterica i vari farmaci vengono poi suddivisi in:
- antibiotici batteriostatici, i quali bloccano la crescita del batterio, lasciando al sistema immunitario il compito di eliminarlo definitivamente;
- antibiotici battericidi che provocano la morte del batterio.
A seconda della struttura chimica e del meccanismo di azione, l'antibiotico agisce in modo selettivo su singole specie o gruppi di batteri oppure contemporaneamente su una vasta gamma di batteri. Gli antibatterici di questo secondo tipo sono definiti “ad ampio spettro”.
Dopo quanti giorni fa effetto l’antibiotico?
Non c’è un limite di tempo preciso, la durata dipende infatti dal tipo di patologia. In alcuni casi gli effetti dell'antibiotico si vedono già dopo 3-4 giorni; in altri casi il decorso può essere più lungo, arrivando fino a 7 giorni di tempo. L'efficacia dell'antibiotico può dipendere anche dal sistema immunitario del paziente e dalla sua costanza e accortezza durante il periodo di cura
Mal di gola persistente anche dopo l’antibiotico
Nel caso di mal di gola persistente anche dopo l’assunzione di antibiotici, le possibili cause della mancata guarigione possono dipendere da diversi fattori.
Una delle situazioni più comuni è quando ci troviamo di fronte ad un mal di gola di origine virale: Infatti, nel caso in cui l’antibiotico sia stato assunto senza consultare un medico, potremmo aver curato un mal di gola di origine virale come se fosse di origine batterica. In questo caso l’antibiotico risulta quindi inefficace e non sarà utile alla nostra guarigione.
Un’altra situazione nella quale l’antibiotico non risulta efficace, invece, è data dalla cosiddetta antibiotico resistenza.
L’antibiotico resistenza: Come si sviluppa una resistenza agli antibiotici
La resistenza agli antibiotici si manifesta quando un batterio sviluppa delle contromisure biologiche (modificazioni genetiche, adattamenti biochimici) per ridurre la propria sensibilità all’effetto dei farmaci.
Attualmente questo fenomeno, conosciuto come antibiotico resistenza, rappresenta uno degli ostacoli più grandi nel controllo delle infezioni batteriche e, di conseguenza, uno dei principali problemi di sanità pubblica.
Tra le principali cause dello sviluppo della resistenza batterica agli antibiotici rientra l’uso improprio dei farmaci antibiotici: quando non necessari, a dosi diverse da quelle prescritte, con modalità di assunzione non appropriate, per periodi di tempo insufficienti o troppo prolungati.
Perché i batteri resistenti possono costituire un problema
I batteri resistenti agli antibiotici possono diventare un problema perché nel tempo sviluppano una forza superiore a quella che hanno in origine e quindi risulteranno sempre più difficili da debellare.
I batteri possono progressivamente iniziare a espellere l’antibiotico, a rendere impermeabile la loro membrana protettiva, a modificare la struttura del farmaco per renderlo inefficace oppure modificare il proprio corredo genetico per poter sopravvivere. Ciò significa che un determinato antibiotico, precedentemente efficace nei confronti di un batterio, può perdere nel tempo la capacità di uccidere quel microrganismo.
Come prevenire l’antibiotico resistenza?
Per prevenire il fenomeno dell’antibiotico resistenza è importante capire quando è necessario prendere l’antibiotico: assumere questo tipo di farmaco per curare un’infezione virale, oltre che inutile, sarebbe la prima causa di resistenza alla terapia.
Inoltre, è determinante seguire tutte le indicazioni fornite dal medico: scelta dell’antibiotico, rispetto degli intervalli regolari per l’assunzione e durata della cura partecipano alla sua efficacia. Se il batterio, infatti, non viene completamente debellato, potrebbe accrescere la sua forza e sviluppare meccanismi di inattivazione o resistenza al farmaco stesso.
Perché gli antibiotici non sono attivi sui virus?
Per comprendere perché gli antibiotici fanno effetto solamente sui batteri e non sui virus bisogna comprendere quali differenze esistono tra i due.
I batteri sono dei microrganismi viventi piccolissimi di pochi micron di grandezza, unicellulari (ovvero formati da una sola cellula dotata di una parete e una membrana esterna che la separano dall’ambiente circostante), di materiale genetico, e di tutta una serie di organelli ed enzimi che consentono loro di avere un proprio metabolismo. L’antibiotico agisce bloccando alcune funzioni vitali del batterio, uccidendolo o impedendone la moltiplicazione.
Per contro, il batterio mette in atto delle difese: si tratta di una lotta dove l’uso indiscriminato degli antibiotici ha prodotto quelli che la medicina ora definisce come “super batteri”, capaci di resistere anche all’azione dei più potenti antibiotici.
Quando si parla di virus, invece, non ci si riferisce ad una cellula, bensì ad un organismo genetico ancora più piccolo del batterio che non può sopravvivere da solo e a lungo nell’ambiente. Per vivere e moltiplicarsi deve invadere una cellula di un altro organismo, che può essere un animale, una pianta o anche un batterio. Il virus ha quindi una struttura molto più semplice di un batterio, è costituito da materiale genetico (DNA o RNA), da un involucro protettivo di proteine, e talvolta lipidi, che si integra all’interno della cellula vivente in un altro organismo e la utilizza per riprodurre sé stesso. Il virus si moltiplica dentro alla cellula fino a farla scoppiare, propagando così le particelle virali.
In questo caso l’antibiotico non ha appigli per contrastarlo: non possedendo un suo metabolismo, il virus deve essere attaccato a livello delle cellule dell’organismo ospitante e risulterebbe difficile da eliminare senza usare farmaci che siano tossici alle cellule stesse.
Per questo, l’approccio opportuno per le malattie virali è rappresentato dalle vaccinazioni, in grado di indurre una protezione immunitaria nelle cellule ospite, mentre i farmaci antivirali ad oggi sviluppati sono pochi e agiscono selettivamente su alcuni virus specifici (come i virus herpetici, i virus delle epatiti B o C oppure l’HIV).
Come scegliere l’antibiotico per mal di gola più adatto
Ogni antibiotico è efficace solo contro alcuni batteri. Al momento di scegliere l’antibiotico più adatto, il medico curante spesso sulla base di alcuni esami, cercherà di stabilire quali tipologie di batteri siano la probabile causa dell’infezione
Per selezionare un antibiotico, i medici prendono in considerazione anche:
- la natura e la gravità dell’infezione;
- lo stato del sistema immunitario del paziente (la sua capacità di aiutare il farmaco a combattere l’infezione);
- i possibili effetti collaterali del farmaco;
- la possibilità di allergie o altre reazioni gravi al farmaco;
I medici considerano anche quanto possa essere difficoltoso per i pazienti assumere gli antibiotici per tutto il periodo prescritto, ovvero per completare l’intero ciclo di trattamento. Ad esempio, le probabilità di completare il trattamento sono minori se il farmaco deve essere assunto molto spesso o soltanto a orari specifici (come prima, durante o dopo i pasti).
Le 8 cose da sapere sull’assunzione di antibiotici per il mal di gola:
- Cosa sono gli antibiotici?
Gli antibiotici sono farmaci impiegati per trattare le infezioni generate da batteri. La loro funzione primaria consiste nel distruggere i microrganismi responsabili dell'infezione di modo da prevenirne la diffusione nell'organismo e impedirne la trasmissione attraverso il contagio. - Come agiscono gli antibiotici?. Gli antibiotici ostacolano la crescita dei batteri perseguendo un doppio scopo: danneggiare la membrana esterna protettiva delle cellule batteriche e disturbare le reazioni biochimiche necessarie per la loro sopravvivenza e riproduzione. A seconda della loro composizione chimica gli antibiotici possono agire in modo specifico su determinate specie o gruppi di batteri oppure influire contemporaneamente su una vasta varietà di microrganismi.
- Quando è necessaria una terapia antibiotica?
La terapia antibiotica prescritta dietro consulto medico è necessaria per contrastare solo e soltanto un’infezione batterica. Per alleviare gli effetti del mal di gola, è necessario risalire alla natura dell’infezione. Nella maggior parte dei casi il mal di gola è autolimitante oppure legato a infezioni virali; in questi casi l’antibiotico non troverebbe il batterio da debellare e quindi la sua azione sarebbe totalmente inutile. - Perché gli antibiotici non sono attivi sui virus?
Gli antibiotici risultano inefficaci contro i virus poiché questi ultimi non hanno un metabolismo proprio, a differenza dei batteri. I virus dipendono dall'attacco alle cellule dell'organismo ospite, il che rende complicata la loro eliminazione senza ricorrere a farmaci che possano danneggiare le cellule stesse. Di conseguenza, l'uso di antibiotici per trattare infezioni virali è fortemente sconsigliato, mentre le vaccinazioni rappresentano l'approccio più efficace. - Come si sviluppa la resistenza batterica agli antibiotici?
La resistenza batterica agli antibiotici si sviluppa principalmente attraverso mutazioni genetiche casuali nei batteri o l'acquisizione di geni di resistenza da altri batteri. L'uso improprio degli antibiotici, come la loro assunzione non necessaria o l'interrompere prematuramente il trattamento, accelera questo processo. La resistenza batterica rappresenta una crescente minaccia per la salute pubblica, poiché limita l'efficacia degli antibiotici nel trattamento delle infezioni. - Perché i batteri resistenti agli antibiotici possono costituire un problema?
La resistenza batterica agli antibiotici è un problema significativo perché mina l'efficacia degli antibiotici, che sono fondamentali per il trattamento di infezioni batteriche. Se i batteri diventano più forti degli antibiotici, risulteranno sempre più difficili da debellare. Inoltre, la resistenza batterica può diffondersi rapidamente da un individuo all'altro, rendendo più difficile il controllo delle epidemie. - Come prevenire l’antibiotico resistenza?
Per evitare l'insorgere dell'antibiotico resistenza, sarà sufficiente utilizzare questo genere di farmaci esclusivamente quando sia strettamente necessario, cioè durante un'infezione causata da batteri. In aggiunta, nel caso in cui si stia seguendo una terapia antibiotica, è di vitale importanza attenersi scrupolosamente alle istruzioni impartite dal medico: la scelta dell'antibiotico, il rispetto dei tempi regolari di assunzione e la durata della terapia sono tutti elementi determinanti per la sua efficacia.. - Come scegliere l’antibiotico più adatto?
Per scegliere l’antibiotico più adatto al tipo di infezione batterica, basterà contattare il medico curante, che cercherà di stabilire quali batteri siano la probabile causa dell’infezione. Per la scelta dell’antibiotico, il medico prenderà in considerazione anche: la natura e la gravità dell’infezione, lo stato del sistema immunitario del paziente, i possibili effetti collaterali del farmaco, ed eventuali allergie del paziente.